sabato 19 marzo 2011

Pensieri contorti?

L'affermazione più spaventosa proveniente da una donna che un uomo sembra temere in modo sconsiderato è: prova a pensare a quello che fai e che dici.
Mi spiego. A me capita spesso di buttare là questa frase ogni volta che bisticcio con gli uomini con cui sono stata, con cui sono uscita e con i quali ho vissuto. Credo che in questa richiesta si consumi la maggiore distanza misurabile tra un uomo e una donna.
Il centro della questione è la parola pensiero.
Per una donna il pensare, quando è in rapporto ad un uomo, significa mettere in fila fatti, idee, parole, quelli che sono stati detti e quelli che sono stati solo accennati, andando alla ricerca di connessioni e indizi. Come una novella Pollicina, mollichina dopo mollichina, una donna cerca di penetrare gli sguardi e le impressioni che magari sono rimasti velati, perchè, lo sappiamo, parlare con un uomo significa interpretare, secondo noi, tutto quello che magari avrebbe voluto dirci ma non è riuscito a dire; tutto quello che avrebbe voluto fare ma che all'ultimo minuto non ha fatto. Lo so, state pensando che è proprio così, che è verissimo: bastava solo che qualcuna di noi lo dicesse.
Per un uomo, invece, pensare significa eleborare una sola idea in relazione all'oggetto della discussione e saltare tutti i possibili passaggi intermedi che per noi donne sopno così fondamentali.
Capita quindi che sia proprio la stessa idea di pensiero a cozzare fortemente tra uomini e donne e tutte le parole del mondo non sarebbero sufficienti ad arrivare ad una mediazione ragionata.
.....ma per fortuna la nostra pazienza è infinitesimanente maggiore rispetto alla loro e così, armate di buone intenzioni e di sconfinata tolleranza, proviamo a far capire ad un uomo che non siamo noi quelle contorte, nevrotiche e incomprensibili, ma loro quelli che si sforzano poco.
Alla prossima ^_^

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